BI Palermo
Postato il: 21/09/21
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Ogni anno, in data 26 settembre, si celebra puntualmente la Giornata Europea delle Lingue (GEL). Si tratta di un evento a livello internazionale volto a:
- Sensibilizzare a riguardo delle ampie varietà linguistiche presenti in Europa;
- Incitare la diversità culturale e linguistica;
- Incoraggiare le persone di tutte le fasce d’età ad apprendere le lingue, dal momento che esse rappresentano un requisito fondamentale sia in ambito personale che professionale.
Istituita per la prima volta nel 2001 dalla Commissione Europea e del Consiglio d’Europa, ad essa partecipano annualmente vari enti e organizzazioni come Istituti culturali e linguistici, Università e scuole.
Nei giorni precedenti e successivi a tale data si organizzano iniziative di vario tipo, quali ad esempio concorsi, ferie o conferenze, programmi radiofonici, workshop e molto altro ancora; il tutto volto all’integrazione e alla conoscenza delle lingue presenti sul nostro territorio e non solo.
Per avere un’idea di tutte le attività ed iniziative in programma sul proprio territorio è possibile dare un’occhiata alla sezione “Trova Eventi” del sito istituzionale del Consiglio d’Europa. Prima di farlo però, ti proponiamo una serie di curiosità in merito alle lingue europee:
- 225 lingue: a primo impatto penserai che questo è il numero di idiomi parlati in tutta Europa; bhe, non è proprio così. Tale cifra rappresenta il numero di lingue indigene presenti sul territorio europeo. Possono sembrare un numero elevato, ma in realtà esse si avvicinano quasi al 3% del totale nel mondo!
- Bilinguismo: secondo un sondaggio effettuato direttamente dall’UE, più della metà dei cittadini europei parla una seconda lingua; mentre un notevole 25% riesce a comunicare avvalendosi di due lingue straniere. In Europa ci sono tante persone cresciute con due lingue mandre; tuttavia, nonostante un discreto numero di “bilingue perfetti”, la maggior parte dimostra alcuni squilibri tra le due lingue.
- Le lingue sono imparentate tra loro: le lingue europee appartengono ad una grande famiglia Indo-Europea e possono essere suddivise in tre macro-gruppi: quelle germaniche (tedesco, inglese, danese...), quelle romanze (italiano, spagnolo, francese...) e quelle slave( polacco, russo, croato...)
- Prestiti in lingua: le lingue europee adorano prestarsi parole l’un l’altra, ad esempio la lingua inglese è ricca di termini francesi, mentre le parole inglesi si stanno ampiamente diffondendo in tutte le altre lingue e noi italiani ne sappiamo qualcosa. Tale lingua, infatti, resta la favorita; dopotutto è la lingua franca del mondo e in Europa non fa eccezione.
- Lingue non-europee più usate: grazie all’influsso di migranti e rifugiati, l’Europa è diventata ancora più multilingue. Arabo, cinese e hindi rappresentano le lingue non-europee più parlate.
- Lingue regionali o minoritarie: infine, la maggior parte dei Paesi europei presentano “lingue secondarie” definite regionali o minoritarie che, in determinati casi, acquisiscono uno status ufficiale.
Si evince, dunque, come l’utilizzo e la comprensione di più di una lingua sia un requisito fondamentale nonché un importante asso nella manica sia per quanto riguarda lo sviluppo di capacità mnemoniche, di pensiero critico e problem solving sia per ciò che concerne le opportunità d’incontrare e conoscere persone provenienti da tutto il mondo. L’Europa, a tal proposito, rappresenta un posto ideale per migliorare le proprie competenze ed esplorare nuove culture.