BI Crema
Postato il: 26/06/17
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Magari credete che stia parlando di una “hell’s kitchen” in cui il gestore, sull’orlo di una crisi di nervi per l’ennesimo problema verificatosi in cucina, non si limita a insultare il personale di turno, ma lancia anche ingiurie alla bistecca indifesa.
Invece no.
E’ semplicemente il frutto dell’uso scorretto di una parola inglese che, come spesso avviene, può creare fraintendimenti, se non addirittura incidenti diplomatici.
Eccovi la storia che mi è realmente accaduta qualche anno fa. Ero seduta in un tipico pub in stile vittoriano, nel centro della romantica, ma al tempo stesso eccentrica città di Brighton, quando da un tavolo vicino un giovane studente italiano (ahimè, triste ammetterlo, ma veniva proprio dall’Italia) ha ordinato ad alta voce una “bloody steak”, ostentando un’inspiegabile e alquanto tronfia sicurezza. Ora, vi lascio immaginare la reazione degli astanti che, increduli e con una chiara espressione di sdegno dipinta sul volto, hanno mormorato frasi di dissenso tacciando il ragazzo di maleducazione. Il cameriere, invece, seppur basito, è riuscito a mantenere la tipica flemma inglese astenendosi dal replicare, ma, ovviamente, non ha portato al giovane quello che avrebbe voluto mangiare, ovvero una bistecca al sangue.
E’ vero che “blood” significa sangue e che spesso la presenza del suffisso “y” trasforma un sostantivo in aggettivo (i.e. sun-sunny), ma il termine “bloody” si traduce con maledetto (giusto per non essere scurrile), cruento o insanguinato.
Quindi, quando volete specificare il grado di cottura della carne in inglese, ricordatevi di chiedere una “RARE”, “MEDIUM” o “WELL-DONE STEAK” (i.e. al sangue, di media cottura o ben cotta)… anche per evitare che la bistecca vi venga servita direttamente in faccia da un cameriere particolarmente suscettibile e impulsivo.
BI Crema
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